Lo schermo della filosofia

Spunti da una lettura comparata del mito della caverna e del film "Matrix"

Giorgia Sciacca


Collana: Tesi CSSR
Numero: 392

Tesi

Istituzione: FBK - ISR Corso Superiore di Scienze Religiose
(Facoltà Teologica del Triveneto)
Tipologia: Tesi di Laurea in Scienze Religiose
Anno Accademico: 2016 - 2017
Relatore: prof. Michele Dossi
Collocazione: i-14 020 0392
Consultazione: da richiedere caso per caso (biblio@fbk.eu)
Pagine: 39

Abstract

Questo lavoro nasce dal mio interesse per la filosofia ed in modo particolare per la figura di Platone. Per questo motivo ho deciso di prendere in esame il mito della caverna, veicolo di gran parte del pensiero platonico, e confrontarlo con il film dei fratelli Wachowski, Matrix. Le similitudini tra i due protagonisti non sono poche, entrambi infatti sono prigionieri di un mondo illusorio che però loro credono essere la realtà. Il binomio realtà-illusione percorre l’intera tesi che è articolata in tre capitoli. Nel primo capitolo viene introdotto il tema del mito in generale, il suo rapporto con il logos ed infine la concezione platonica di mito. Il secondo capitolo propone un’analisi del mito della caverna che permette di introdurre il lettore ad alcuni concetti fondamentali della filosofia platonica, tra i quali il binomio realtàillusione. Il terzo ed ultimo capitolo mostra come filosofia e cinema non siano due mondi distanti tra loro e, dopo un tentativo di paragone tra il prigioniero platonico e Neo, il protagonista di Matrix, vengono affrontate alcune incongruenze presenti nel film. In Matrix, infatti, il mondo illusorio sembra poter avere un effetto diretto sul mondo reale, mentre invece – come mostreremo – esso dipende totalmente dal reale, a conferma di un insuperabile primato del reale stesso rispetto all’illusione.

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