La Prima guerra mondiale è stata spesso rappresentata, dai contemporanei e dagli storici, come l’Urkatastrophe del XX secolo, o come «apocalisse della modernità». Prima del 1914, la letteratura «profetica» sull’avvento di un cataclisma che avrebbe sconvolto gli assetti politici e sociali faceva il paio con la diffusa attesa di un grande conflitto che avrebbe rigenerato le stanche società europee, applicando alla storia delle nazioni gli assunti di massima del darwinismo sociale. Non sorprende allora che, quando scoppiò, la guerra fosse diffusamente percepita come un’apocalisse, nel bene e nel male: il suicidio terminale della migliore delle civiltà possibili (come avrebbe scritto Freud) o la straordinaria occasione di inizio di una nuova era, secondo gli entusiastici slogan di una vasta galassia di pubblicisti, artisti, giovani. Molti di costoro avrebbero ben presto subito la traumatica esperienza di una guerra molto diversa dalle aspettative. La maggior parte degli intellettuali e degli artisti che sperimentarono la vita al fronte, vissero una profonda disillusione che portò alcuni (tra quelli che sopravvissero) a convertirsi su posizioni radicalmente pacifiste, o rivoluzionarie. La «guerra come apocalisse» fu una pratica discorsiva straordinariamente diffusa tra chi la guerra la invocò, e tra coloro che partirono per viverla. Fu, naturalmente, al centro del discorso religioso del 1914-1918 (della Chiesa cattolica, che sul tema della guerra ‘giusta’ o ‘inutile’ rivelò la sua natura composita, come delle chiese protestanti) e fu un efficace atout retorico nel vocabolario delle classi dirigenti di tutte le parti in causa.
Marco Mondini - Introduzione
Fortunato Minniti - Guerre di fantasia e fantasie di guerra tra Otto e Novecento
Alan Kramer - La dinamica della distruzione. Cultura e uccisioni di massa nella Prima guerra mondiale
Fulvio Conti - L’utopia universalista alla prova dei nazionalismi. La massoneria e la Grande Guerra
Marco Mondini - Scritture dell’apocalisse. La Grande Guerra come rivelazione negli scrittori di testimonianze italiani
Selena Daly - Affrontando l’apocalisse. Marinetti, il Futurismo e la Grande Guerra
Quinto Antonelli - Guerre dimenticate. Le testimonianze dei trentini nella memorialistica popolare
Giorgio Mariani - Guerra, sacrificio e apocalisse in «A Fable» di William Faulkner
Leonard Smith - Apocalisse, testimonianza, tragedia. I soldati francesi nella Grande Guerra
Sante Lesti - Predicare l’«Apocalisse» al tempo della Grande Guerra. Il caso di don Angelo Roncalli
Marta Nezzo - L’eredità infranta. Gli storici dell’arte di fronte all’apocalisse armata
Alessandro Faccioli - Cronache del dopobomba. Il cinema italiano e ciò che resta della violenza
Maurizio Cau - Gli ultimi giorni dell’umanità. La letteratura dell’apocalisse di Karl Kraus
Indice dei nomi
Marco Mondini è ricercatore presso l’Istituto Storico Italo-Germanico in Trento della Fondazione Bruno Kessler e insegna Storia militare presso l’Università di Padova. Le sue ricerche vertono principalmente su temi della storia sociale militare del XIX-XX secolo, della storia culturale della guerra nell’Europa del Novecento e sulla storia della formazione intellettuale nell’Italia contemporanea.