ISBN: | 978-88-98989-12-6 |
Come si ricorda una persona che è stata una presenza davvero forte nella storia dell’Istiuto Storico Italo-Germanico, senza per questo aver ricoperto ruoli che la portavano su quel palcoscenico della vita pubblica che è stato nell’ultimo mezzo secolo uno dei tratti per tanti versi più ambivalenti, per non dire ambigui della nostra res publica?
Tutti coloro che a vario titolo sono passati attraverso l’esperienza della nostra istituzione sono a conoscenza – molti per un incontro diretto, altri per la memoria che questo passaggio ha lasciato – di cosa abbia signi?cato la presenza di Giuliana Nobili Schiera nel percorso dell’ISIG.
A lei si devono due cose importanti che è facile ricordare. La prima è la fondazione della «Redazione» dell’ISIG che, sviluppatasi poi in vera e propria struttura editoriale della Fondazione Bruno Kessler, continua ad essere con le persone che lei ha formato un cuore pulsante della nostra presenza all’interno e all’esterno del nostro Paese. Le collane, i nostri «Annali», sono nati sotto il suo sguardo severo di persona attenta da ogni punto di vista alla cura del prodotto editoriale. La seconda impresa è legata all’edizione critica degli Scritti e discorsi politici di Alcide De Gasperi. Quell’opera monumentale di 10.000 pagine a stampa non avrebbe mai visto la luce (e in tempi molto contenuto, considerando l’impegno dell’opera) senza la passione e l’acribia ?lologica di Giuliana e senza la sua capacità di animare la piccola equipe che vi ha lavorato.
Nell’uno e nell’altro caso è stata molto più di una professionista di altissimo livello. Chi l’ha conosciuta sa quale fosse il suo livello culturale, quanta sapienza avesse accumulato e quanto fosse capace di motivare le equipe che attorno a lei portavano a termine gli impegni assunti.
La sua naturale riservatezza l’ha spinta a non esibire mai queste risorse così preziose intestandosene a fondo il merito, ma chi l’ha conosciuta le ha quantomeno intuite.
Per questo ci è sembrato il modo migliore di renderle un semplice, ma profondo ricordo pubblicando tre suoi scritti, tre occasioni in cui, come non era suo costume, si è sentita spinta a rendere pubblico il retroterra della sua cultura e della sua esperienza. Ci sembra molto signi?cativo che ciò prenda la forma di un piccolo libro, impreziosito in copertina dall’opera La Via dell’amica Annamaria Gelmi, a testimonianza di quanto e come lei ha insegnato a noi a «fare dei libri».
Non sappiamo se davvero la memoria sia in grado di mantenere una presenza delle persone oltre la ?ne della loro vita fra noi. Vogliamo però crederci, perché, se è consentito, siamo una istituzione che produce «storiogra?a», cioè ricerca di signi?cato del passato per il presente.
Con questo spirito a?diamo i tre scritti che seguono a tutti coloro che di Giuliana vogliono non si spenga la presenza.
Presentazione
A proposito della traduzione recente di un’opera di Otto Brunner
In occasione del 70° compleanno di Gianfranco Miglio
È esistita una storiogra?a italo-tedesca?
Pro?lo biogra?co
Giuliana Nobili è morta il 5 gennaio 2015, a Roncosambaccio, nella casa dove da qualche anno aveva scelto di vivere insieme al marito, Pierangelo Schiera.
Era nata il 17 aprile 1936 a Monte Santa Maria, un antico castello del circondario di Pesaro, nel comune di Monteciccardo.
Dopo aver frequentato il Liceo Classico Mamiani a Pesaro, si era trasferita a Milano per studiare all’Università Cattolica del Sacro Cuore, nella Facoltà di Scienze Politiche, godendo di una borsa di studio presso il collegio femminile Marianum.
Laureatasi nel 1958 con Gianfranco Miglio discutendo una tesi sulla dottrina della rappresaglia nel medioevo, aveva da subito rinunciato a intraprendere una carriera accademica, preferendo collaborare in via più diretta con il suo Maestro in quelle che si chiamavano allora «scienze ausiliare della storia»: la bibliogra?a e l’edizione di fonti. Prima all’ISAP (Istituto per la Scienza dell’Amministrazione Pubblica), poi alla FISA (Fondazione Italiana per la Storia Amministrativa), contribuì alla pubblicazione di un numero cospicuo di volumi presso l’editore Giu?rè.
Sposatasi nel 1967 con Pierangelo Schiera, dopo cinque anni si trasferì con la famiglia a Bologna (i ?gli Maria Rita e Lodovico nascono rispettivamente nel 1971 e 1972), dove guidò, per conto di Nicola Matteucci e Luigi Firpo, la redazione di una bibliografia di sotria delle dottrine politiche promossa dal CNR, collaborando allo stesso tempo con le edizioni del Mulino.
Nel 1976, Paolo Prodi chiamò i coniugi Schiera all’Istituto Storico Italo-Germanico dell’Istituto Trentino di Cultura a Trento, dove Giuliana ispirò una splendida esperienza di organizzazione di studi storici, dando vita tra l’altro agli «Annali dell’Istituto storico italo-germanico in Trento / Jahrbuch des italienisch-deutschen historischen Instituts in Trient» e alle collane ad essi connesse. Dopo l’assassinio del suo grande amico Roberto Ru?lli, nel 1988, Giuliana curò, sempre presso il Mulino, i tre volumi di suoi scritti minori, che uscirono nel 1991 sotto il titolo generale di Istituzioni, Società, Stato.
L’ultima sua grande impresa fu la cura redazionale dell’edizione critica degli Scritti e discorsi politici di Alcide De Gasperi, promossa dalla Giunta provinciale di Trento nel cinquantenario della morte dello sta sta trentino, con il coordinamento scienti?ca di Paolo Pombeni.