La pratica dei trapianti ha chiamato in gioco sin dall’inizio – e continua ad interpellare ancor oggi - convinzioni e interpretazioni della vita fortemente connotate da un punto di vista etico, culturale e religioso, rivisitate anche alla luce del valore che tali interventi hanno e delle opportunità che essi offrono.
In considerazione del crescente fenomeno di traffico d’organi umani denunciato a livello internazionale e mondiale, il Consiglio d’Europa si è pronunciato in merito con una Convenzione, finalizzata a contrastare il fenomeno attraverso un maggiore controllo a livello locale e globale.
Il volume raccoglie interventi di clinici, giuristi, antropologi, teologi ed eticisti che affrontano il tema da angolature diverse e complementari, per mettere in luce la necessità di un approccio interdisciplinare nella lettura di tale realtà e nella riflessione sul fenomeno. Le dinamiche del dono e del riconoscimento tornano così ad essere componenti essenziali di uno scambio che è interpersonale, sociale e simbolico.
Lucia Galvagni e Lucia Pilati - Introduzione
PARTE PRIMA: IL QUADRO GIURIDICO
Alessandro Nanni Costa - Il traffico di organi
Alessandra Pietrobon - L’applicazione della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta al traffico di organi in caso di crimini transnazionali
Roberto Flor - Traffico di organi e tutela penale della salute e della dignità umana
Paolo Sommaggio - Bioeconomia. L’umano tra prezzo e valore
PARTE SECONDA: LA CONTEMPORANEITA'
Franca Porciani - Corpi in vendita: la storia del traffico di organi
Mario Picozzi - Il trapianto di organi e il senso del dono
Annamaria Fantauzzi - Corpo a pezzettini e organi a buon prezzo. Il capitalismo di una bioetica disumana
PARTE TERZA: ETICA E DONAZIONE
Stefano Semplici - Dignità, libertà, gratuità
Alberto Bondolfi - Traffico di organi: precisazioni sul tema e tentativi di normativa internazionale
Lucia Galvagni - Trapianti e donazione di organi: uno sguardo etico
Lucia Pilati - Conclusioni
APPENDICE DOCUMENTARIA
Convenzione del Consiglio d’Europa contro il traffico di organi umani - Santiago de Compostela, 25 marzo 2015
Dichiarazione del Summit della Pontificia Accademia delle Scienze sul traffico di organi e sul turismo dei trapianti - Roma, 8 febbraio 2017
Legge 11 dicembre 2016, n. 236, Modifiche al codice penale e alla legge 1° aprile 1999, n. 91, in materia di traffico di organi destinati al trapianto, nonché alla legge 26 giugno 1967, n. 458, in materia di trapianto del rene tra persone viventi
Indice degli autori e delle autrici
Lucia Galvagni è ricercatrice presso il Centro per le Scienze Religiose della Fondazione Bruno Kessler. Si occupa di bioetica ed etica clinica, di filosofia della medicina, di etica e medicina narrativa, di etica e genetica.
Lucia Pilati è medico rianimatore, coordinatrice per le attività di trapianto e donazione di organi e tessuti dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento. Si occupa di trapianti e di informazione, educazione e comunicazione rispetto a questo tema.
Alberto Bondolfi è professore emerito dell’Università di Losanna (Svizzera), già docente di Teologia morale e di Etica sociale. I suoi interessi di ricerca spaziano dai temi della teologia morale a questioni inerenti alla giustizia, alla bioetica, all’etica sociale e al diritto.
Annamaria Fantauzzi è docente di Antropologia Medica e Culturale presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia delle Università di Torino, di Firenze e di Roma La Sapienza. Ha lavorato sul rapporto medico-operatore sanitario-paziente e sul ruolo del corpo e del suo linguaggio nella malattia, sul dono del sangue, sull’immigrazione marocchina e sulla cultura musulmana in Italia.
Roberto Flor è ricercatore in diritto penale e professore aggregato di Diritto penale, diritto penale dell’informatica e diritto penale internazionale presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Verona. Si occupa di giustizia penale e nuove tecnologie, di cyberterrorismo e di temi inerenti all’ehealth.
Alessandro Nanni Costa, nefrologo, è direttore del Centro Nazionale Trapianti (Roma).
Mario Picozzi è professore di Medicina legale e Bioetica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università dell’Insubria di Varese. Si occupa di bioetica, di etica clinica e consulenze etiche e di medicina legale. Ha lavorato con il North Italian Transplant program (NITp) di Milano.
Alessandra Pietrobon è professore di Diritto Internazionale presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Si occupa di tematiche inerenti al diritto internazionale e di questioni legate al traffico di esseri umani, di organi, di armi.
Franca Porciani è giornalista, già al «Corriere della Sera». Si è occupata del traffico di esseri umani ai fini di trapianto e di temi inerenti alla medicina e alla salute.
Stefano Semplici è professore ordinario di Etica sociale e Filosofia morale presso l’Università di Roma Tor Vergata. Presidente del Comitato per la Bioetica della Società Italiana di Pediatria, si occupa di bioetica, di comunicazione interculturale e di religione e spazio pubblico.
Paolo Sommaggio è docente di Filosofia del diritto, Metodologia della scienza giuridica e Sociologia del diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento. Avvocato e docente presso diverse Scuole degli Ordini forensi del Triveneto, è autore di numerose pubblicazioni di argomento giuridico e bioetico.
Introduzione
Lucia Galvagni e Lucia Pilati
I trapianti rappresentano un tema centrale nel dibattito bioetico: essi sollevano infatti questioni etiche e cliniche, ad esempio la proporzionalità terapeutica, il criterio di definizione della morte e le modalità del suo accertamento, nonché questioni propriamente morali, legate alle dinamiche dello scambio (dono, traffico e vendita), alla solidarietà interpersonale e alle dimensioni della giustizia, che riemergono quando si devono stabilire criteri per la distribuzione di un bene scarso e prezioso come quello degli organi.
Sullo sfondo di tale dibattito si profilano questioni di tipo simbolico, come quelle della corporeità e dell’identità delle persone coinvolte in qualità di donatori e di riceventi, l’incertezza del risultato, sia sul piano clinico sia su quello sanitario più in generale, considerata anche la scarsità di organi, la generosità a livello personale, comunitario e sociale. C’è poi una dimensione propriamente giuridica: a partire dagli anni Cinquanta infatti il diritto si è trovato a dover fare i conti con una realtà nuova. Per questo sono state cercate e trovate soluzioni che riflettono e rispettano le molteplici sensibilità morali, religiose e culturali presenti nelle società. Al medesimo tempo continuano a profilarsi in merito situazioni nuove, sulle quali la medicina, il diritto e l’etica e le religioni si devono confrontare.
La recente Convenzione del Consiglio d’Europa contro il traffico di organi umani rappresenta una delle ultime prese di posizione internazionali in merito al tema dei trapianti. Non sarà certo l’ultima, però: vanno considerati infatti scenari dei quali si è tornati a parlare, in particolare quello dell’ingegneria genetica e degli xenotrapianti, che implica una riflessione sul rapporto uomo-animale, sulla condizione animale e sui passaggi interspecifici, e dei trapianti di tessuti e cellule umane a partire dalle evoluzioni recenti della medicina rigenerativa.
I trapianti riguardano tutti e ciascuno di noi, come persone e come cittadini; fanno riferimento ad alcuni concetti chiave per l’essere umano, ...