Ci basta tollerare ed essere tollerati, oppure vorremmo essere visti, riconosciuti, stimati, apprezzati per ciò che possiamo offrire, grazie alle nostre identità diverse e irriducibili, alla comunità di cui facciamo parte?
Il problema è storico, concettuale e pratico, e in questi termini viene affrontato dagli autori di questo volume, che si propone di accompagnare il lettore nel centro di una contesa decisiva del nostro tempo. Tolleranza e riconoscimento sono infatti due concetti al tempo stesso familiari e opachi: ciascuno di noi ne ha una comprensione intuitiva, ma più che idee chiare e distinte sembrano le sedi naturali di un infinito conflitto di interpretazioni. Eppure, alle due categorie è affidato un ruolo politico strategico quando nelle nostre società si discute circa i modi in cui andrebbe affrontata la questione della plurarlità culturale e religiosa.
La tensione tra i due diversi paradigmi della «tolleranza» liberale e del «riconoscimento» identitario sono qui analizzati sia da un punto di vista storico, sia da una prospettiva più specificamente etico-politica, mentre in appendice una tavola rotonda su islam e pluralismo religioso arricchisce la riflessione con uno sguardo alla società italiana odierna.