Politica, amministrazione, giustizia in Europa (secoli XIV-XVIII)
«Scrivere alle autorità», inviare petizioni e suppliche, è una pratica ancor oggi largamente diffusa poiché risponde all’esigenza di instaurare un rapporto immediato e diretto con chi esercita l’autorità. Questa forma di comunicazione, infatti, affonda le radici in concezioni del potere, in «linguaggi politici» di lunga durata. La supplica è lo strumento attraverso cui, nei secoli di formazione dello Stato moderno, le comunità e i ceti contrattano e difendono gli spazi di autonomia, il rispetto di statuti e leggi, di consuetudini e di privilegi locali nei confronti di poteri e autorità centrali. Nello stesso modo, attraverso la via supplicationis, singoli e gruppi chiedono, e spesso ottengono, sussidi di povertà, esoneri o rinvii al pagamento di tasse, proroghe per l’esecuzione di leggi o regolamenti, condoni dalle pene del carcere o del bando, fino alla concessione della grazia per i delitti capitali.
Gli atti dei seminari qui raccolti, frutto della collaborazione tra l’Istituto storico italo-germanico in Trento e l’Università di Berna, intendono indagare, partendo dalle suppliche, le forme differenziate di rapporti personali, politici, istituzionali tra governanti e governati nell’ambito delle istituzioni, dell’amministrazione, della giustizia.
Cecilia Nubola e Andreas Würgler - Introduzione
I. Supplicare e rispondere. L’amministrazione delle suppliche
Cecilia Nubola - La «via supplicationis» negli stati italiani della prima età moderna (secoli XV-XVIII)
Gian Maria Varanini - «Al magnifico e possente segnoro». Suppliche ai signori trecenteschi italiani fra cancelleria e corte: l’esempio scaligero
Nadia Covini - La trattazione delle suppliche nella cancelleria sforzesca: da Francesco Sforza a Ludovico il Moro
Andreas Würgler - Suppliche, istanze e petizioni alla Dieta della Confederazione svizzera nel XVI secolo
André Holenstein - «Rinviare ad supplicandum». Suppliche, dispense e legislazione di polizia nello Stato d’antico regime
Marina Garbellotti - I privilegi della residenza. Suppliche di cittadini, abitanti e forestieri al consiglio di Rovereto (secoli XVII-XVIII)
II. Supplicare e querelare-ricorrere. Giustizia e prassi giudiziaria
Karl Härter - Negoziare sanzioni e norme: la funzione e il significato delle suppliche nella giustizia penale della prima età moderna
Andrea Griesebner - «In via gratiae et ex plenitudine potestatis». Grazia e prassi giudiziaria nell’Arciducato dell’Austria Inferiore (XVIII secolo)
Irene Fosi - «Beatissimo Padre …»: suppliche e memoriali nella Roma barocca
Renate Blickle - Intercessione. Suppliche a favore di altri in terra e in cielo: un elemento dei rapporti di potere
III. Principi, corpi, comunità. suppliche e conflitti
Diego Quaglioni - «Universi consentire non possunt». La punibilità dei corpi nella dottrina del diritto comune
Christian Zendri - «Consuetudo legi praevalet». Consuetudine e legge nel commento di Ulrich Zasius a D. 1, 3, 32
Angela De Benedictis - Supplicare, capitolare, resistere. Politica come comunicazione
Laura Turchi - I capitoli comunitari presentati a Ercole II d’Este (1534-1535): giustizia principesca e comunità
Harriet Rudolph - «Rendersi degni della somma clemenza». Le suppliche della prima età moderna come strumento di interazione simbolica tra sudditi e autorità
Giorgio Politi - «Gravamina» e caratteri originali della storia sociale europea
Cecilia Nubola è ricercatrice presso l’Istituto storico italo-germanico in Trento. I suoi interessi di ricerca sono rivolti alla storia sociale e religiosa nella prima età moderna. Da alcuni anni coordina con A. Würgler il progetto di ricerca «Petizioni, gravamina e suppliche nella prima età moderna in Europa (secoli XIV-XVIII)».
Andreas Würgler svolge attività di ricerca presso l’Historisches Institut dell’Università di Berna. Si occupa, in particolare, di protesta sociale, urbana e rurale nell’Europa centrale e di comunicazione politica nella prima età moderna.