Alcide De Gasperi e la fondazione della democrazia italiana, 1943-1948
Con il 1943 si apre per Alcide De Gasperi la vera occasione per il proprio rientro politico. Ripresi i contatti con i vecchi amici «popolari», il leader trentino arriverà rapidamente al vertice del Comitato centrale di liberazione nazionale in quanto ultimo segretario del Partito popolare italiano e partecipe della rivolta antifascista dell'Aventino. Si apre così la lunga e complessa fase nella vita dello statista che lo porterà al trionfo del 18 aprile 1948, quando si affermerà come colui che ha saputo dare all'Italia la prospettiva stabilizzatrice che riconosce nella Democrazia cristiana il perno della ricostruzione realizzata e di quella che si deve cominciare dopo la fine del periodo costituente. In questo volume, che per la prima volta raccoglie in modo organico e criticamente stabilito i numerosi interventi di diversa natura effettuati in questo torno d'anni, si può ripercorrere tanto la «proposta politica» che De Gasperi viene con pazienza, ma con altrettanta tenacia presentando al paese, quanto la dialettica delle sue azioni come membro del Comitato centrale di liberazione nazionale, ministro degli Esteri, Presidente del Consiglio, leader di partito, così come emergono dai verbali e dai documenti che ne registrano la concreta attività nelle diverse sedi istituzionali. Si ha così un panorama completo di quella che possiamo definire in senso proprio una «presenza politica» che ha avuto un ruolo essenziale nella costruzione dell'Italia contemporanea.