Processi di formazione statale in Italia fra medioevo ed età moderna
ISBN: | 978-88-15-04702-6 |
Lo sforzo che ha reso possibile la pubblicazione di questo volume non è stato piccolo. Si trattava infatti di mettere in relazione fra loro e anche di porre a confronto i risultati di due storiografie - quella statunitense e quella italiana - su un tema ambiguo quale quello dell’origine dello Stato in Italia fra medioevo e prima età moderna. Perché ambiguo? In primo luogo perché nel dibattito storiografico in corso a livello internazionale sullo «Stato moderno» il caso italiano è abbastanza trascurato. In secondo luogo perché, al contrario, proprio fra gli storici degli Stati Uniti sussiste un persistente interesse per le vicende che nel nostro paese hanno marcato le prime forme di organizzazione del potere. La complessità del caso italiano sembra infatti offrire un laboratorio ideale per comprendere le difficoltà e le contraddizioni di un processo - quello statale - in cui il carattere dell’unità tendenziale della forma di governo su un determinato territorio, con i corollari dell’uniformità dei comportamenti politici, della razionalizzazione istituzionale e della burocratizzazione del comando, coesiste con il carattere alternativo della pluralità degli ordinamenti e con la ricchezza delle pressioni sociali. L’organizzazione del volume intende valorizzare il quadro largo del fenomeno statale italiano nella sua origine, accentuando in prima istanza gli elementi di condizionamento esterno (aspetti internazionali e rapporti centro-periferia) e ponendo in luce poi i fattori di coesione interna (finanza, diritto, corte, chiesa), per indicare infine nella tensione privato-pubblico il nodo, spesso e a lungo irrisolto, della sintesi politica (raggiunta o non raggiunta). Il recupero della dimensione politica dello Stato moderno, nella sua genesi italiana fra medioevo ed età moderna, risulta alla fine essere un fatto non trascurabile, in un momento storico come il presente in cui il riassetto delle relazioni internazionali e la crisi di molti elementi strutturali degli Stati tradizionali impone una riflessione a tutto campo dell’esperienza politica occidentale. Il problema nuovo che sta davanti a noi è infatti ancora e sempre quello di dotare di forme la politica. Interrogarsi sulla genesi (su una delle possibili genesi) dello Stato equivale a interrogarsi anche sul suo destino, e più in generale sul destino della politica, in un mondo che, prima o poi, perderà anche il suo carattere «occidentale».
Pierangelo Schiera - Presentazione. Legittimità, disciplina, istituzioni: tre presupposti per la nascita dello Stato moderno
Riccardo Fubini - Lega italica e ‘politica dell’equilibrio’ all’avvento di Lorenzo de’ Medici al potere
Stephan R. Epstein - Storia economica e storia istituzionale dello Stato
Ann Katherine Isaacs - Sui rapporti interstatali in Italia dal medioevo all’età moderna
Aurelio Musi - Stato e relazioni internazionali nell’Italia spagnola
Elena Fasano Guarini - Centro e periferia, accentramento e particolarismi: dicotomia o sostanza degli Stati in età moderna?
Samuel K. Cohn, jr - Razionalità e «civismo» nella storia italiana della prima età moderna
Pietro Corrao - Centri e periferie nelle monarchie meridionali del tardo medioevo. Note sul caso siciliano
Claudio Povolo - Centro e periferia nella Repubblica di Venezia. Un profilo
Anthony Molho - Lo Stato e la finanza pubblica. Un’ipotesi basata sulla storia tardomedioevale di Firenze
Antonio Calabria - Finanza e Stato. Un commento
Giovanni Muto - Modelli di organizzazione finanziaria nell’esperienza degli stati italiani della prima età moderna
Luciano Pezzolo - Sistema di potere e politica finanziaria nella Repubblica di Venezia (secoli XV-XVII)
Aldo Mazzacane - Diritto e giuristi nella formazione dello Stato moderno in Italia
Marco Bellabarba - Norme e ordini processuali. Osservazioni sul principato di Trento tra XV e XVI secolo
Thomas Kuehn - Antropologia giuridica dello Stato
Diego Quaglioni - «Fidelitas habet duas habenas». Il fondamento dell’obbligazione politica nelle glosse di Bartolo alle costituzioni pisane di Enrico VII
Rodolfo Savelli - Tribunali, «decisiones» e giuristi: una proposta di ritorno alle fonti
Trevor Dean - Le corti. Un problema storiografico
Marcello Fantoni - Corte e Stato nell’Italia dei secoli XIV-XVI
James S. Grubb - Corte e cronache: il principe e il pubblico
Edward W. Muir - Extraterritorialità e integrazione nelle corti del tardo medioevo
Roberto Bizzocchi - Chiesa, religione, Stato agli inizi dell’età moderna
Melissa Meriam Bullard - L’altra «anima» della Chiesa nella prima età moderna
Gigliola Fragnito - Istituzioni ecclesiastiche e costruzione dello Stato. Riflessioni e spunti
Giorgio Chittolini - Il ‘privato’, il ‘pubblico’, lo Stato
Angela De Benedictis - Consociazioni e «contratti di signoria» nella costruzione dello Stato in Italia
Andrea Zorzi - «Jus erat in armis». Faide e conflitti tra pratiche sociali e pratiche di governo
Anthony Molho è professore di storia alla Brown University di Providence negli USA. Ha pubblicato in italiano insieme a F. Sznura «Alle bocche della piazza: diario di anonimo fiorentino (1382-1401)» (Olschki, 1986). È appena uscito un suo importante lavoro su «Marriage Alliance in Late Medieval Florence» (Cambridge University Press, 1994).
Pierangelo Schiera è professore ordinario di Storia delle dottrine politiche all’Università di Trento. Ha curato insieme a E. Roteili, nei primi anni Settanta, una fortunata antologia in tre volumi su «Lo Stato moderno» (Il Mulino). Ha pubblicato di recente «Il laboratorio borghese. Scienza e politica nella Germania dell’Ottocento» (Il Mulino, 1987, tradotto in tedesco, Suhrkamp, 1992).