Unioni controverse e nozze clandestine in Italia dal XIV al XVIII secolo
Dopo aver affrontato il tema della dissoluzione del matrimonio (Coniugi nemici. La separazione in Italia dal XII al XVIII secolo, a cura di S. Seidel Menchi e D. Quaglioni, il Mulino, 2000), il gruppo interdisciplinare di ricerca che sta lavorando sui processi matrimoniali italiani dedica ora un volume alla formazione della coppia. E riporta in luce uno scenario straordinariamente variegato, in cui dominano pluralità di forme, eterogeneità di percorsi, iniziativa individuale, inventiva semantica. Ci si sposava nella stalla o all’osteria, in cucina o nell’orto, al pascolo o in soffitta, in un boschetto o nella bottega di un fabbro, sotto il portico di casa o presso la fontana pubblica. Alcuni matrimoni venivano contratti accanto al fuoco da sposi che restavano familiarmente seduti su una sedia, altri lungo una strada, al ritorno da una festa. Se l’oste rifiutava di alloggiare una coppia non sposata, ci si sposava in quattro e quattr’otto in sua presenza. I percorsi che approdano al matrimonio sono altrettanto disparati quanto le cornici che lo inquadrano. Si arrivava alle nozze tramite lunghe trattative famigliari oppure d’impulso, per una decisione maturata in pochi giorni o poche ore; ci si arrivava dopo anni di convivenza, con l’obiettivo di mettersi in pace la coscienza e di legittimare i figli, oppure ci si sposava senza essersi mai incontrati prima del momento della stipulazione; vi erano matrimoni che costituivano lo sbocco di idilli rurali della durata di tre o quattro anni e vi erano matrimoni tutti al maschile, contratti e solennizzati dai padri, senza il parere dei due sposi.
Alla luce delle 14 vicende rievocate nel volume e nell’allegato CD-Rom, la presunta crisi del matrimonio, che il secolo XX avrebbe reso irreversibile, appare come un topos sociologico che ignora la prospettiva storica. Le pratiche sociali nelle quali attualmente il matrimonio si concretizza sono forse da considerare come la riappropriazione, da parte degli sposi, di una spontaneità e di un polimorfismo nuziali che le società europee praticarono largamente fino al secolo XVI e che furono sistematicamente repressi nei secoli XVII e XVIII.
I. Saggi introduttivi
Silvana Seidel Menchi - Percorsi variegati, percorsi obbligati. Elogio del matrimonio pre-tridentino
Diego Quaglioni - «Sacramenti detestabili». La forma del matrimonio prima e dopo Trento
II. Processi commentati
Giuliano Marchetto - Matrimoni incerti tra dottrina e prassi. Un «consilium sapientis iudiciale» di Baldo degli Ubaldi (1327-1400)
Christine Meek - Un’unione incerta: la vicenda di Neria, figlia dell’organista, e di Baldassino, merciaio pistoiese (Lucca 1396-1397)
Cecilia Cristellon - La sposa in convento (Padova e Venezia 1455-1458)
Paola Benussi - Oltre il processo: itinerari di ricerca intorno al matrimonio controverso di Giorgio Zaccarotto e Maddalena di Sicilia (Padova e Venezia 1455-1458)
Giovanni Minnucci - «Simpliciter et de plano, ac sine strepitu et figura iudicii». Il processo di nullità matrimoniale vertente fra Giorgio Zaccarotto e Maddalena di Sicilia (Padova e Venezia 1455-1458): una lettura storico-giuridica
Stanley Chojnacki - Valori patrizi nel tribunale patriarcale: Girolamo da Mula e Marietta Soranzo (Venezia 1460)
Giuliano Marchetto - Il «matrimonium meticulosum» in un «consilium» di Bartolomeo Cipolla (ca. 1420-1475)
Cecilia Cristellon - Ursina Basso contro Alvise Soncin: il «consilium» respinto di Bartolomeo Cipolla e gli atti del processo (Padova e Venezia 1461-1462)
Anna Maria Lazzeri e Silvana Seidel Menchi - «Evidentemente gravida». «Fides oculata», voce pubblica e matrimonio controverso in Valsugana (1539-1544)
Lucia Ferrante - Gli sposi contesi. Una vicenda bolognese di metà Cinquecento
Sara Luperini - La promessa sotto accusa (Pisa 1584)
Daniela Hacke - La promessa disattesa: il caso di Perina Gabrieli (Venezia 1620)
Dea Moscarda - Il cardinale Giovan Battista De Luca giudice rotale e la causa matrimoniale tra Michele De Vaez e Giovanna Maria De Sciart (Napoli 1650)
Luca Faoro - «Nefandum dogma». Seduzione e promessa di matrimonio in una comparsa trentina del XVII secolo
Chiara La Rocca - Interessi famigliari e libero consenso nella Livorno del Settecento
Silvana Seidel Menchi insegna Storia moderna nell’Università di Trento. I temi principali della sua ricerca sono la storia della Riforma, Erasmo da Rotterdam e la fortuna di Erasmo in Italia.
Diego Quaglioni insegna Storia delle dottrine politiche e Storia del pensiero giuridico moderno nell’Università di Trento. Studia il pensiero politico dei giuristi medievali e della prima età moderna.