Libro
L’opera illustra il grande sforzo compiuto dagli scienziati, nella prima età moderna per conoscere e classificare la realtà naturale: una realtà che le esplorazioni geografiche andavano via via ampliando a dismisura e che pertanto manifestava di continuo aspetti del tutto nuovi, sovente bizzarri e meravigliosi. Letteralmente sommersi dalla quantità di dati proveniente dalle terre lontane, oggettivamente limitati dall’ostacolo rappresentato dalle grandi distanze e, nello stesso tempo, abituati a ‘vedere’ la natura sulla scorta delle descrizioni (ovviamente parziali e spesso di difficile comprensione) fornite dagli autori antichi, gli studiosi non furono immediatamente in grado di impostare un lavoro di analisi esclusivamente e metodicamente basato sull’esperienza diretta. Essi, perciò, «unirono» le loro forze (sino a giungere poi ad istituzionalizzare tali legami nelle accademie) per tentare di «unificare», e quindi catalogare, la realtà, si impegnarono a fondo per creare nei loro studi dei dettagliati archivi della natura nei quali facevano incessantemente confluire reperti, notizie, documenti figurativi.
Di fronte alla vastità del campo di indagine e prima ancora di avviare l’opera di discriminazione tra il vero e il falso, il probabile e l’improbabile, i naturalisti sentirono l’esigenza di rendere completi tali loro archivi, raccogliendo, dal passato come dal presente, ogni tipo di informazione su animali, piante e minerali.
Attraverso uno spoglio sistematico della letteratura antica e moderna, allestendo musei, coltivando essenze vegetali negli orti botanici o raccogliendole negli erbari secchi, avvalendosi dell’aiuto di artisti, talvolta altamente specializzati nel genere dell’illustrazione scientifica, instaurando fitti rapporti epistolari e forme di collaborazione, gli studiosi riuscirono ad avvicinare, a ricreare attorno a loro, la natura delle terre lontane e a decifrarne progressivamente, pur con difficoltà e incertezze, gli infiniti misteri.
Indice
Introduzione
I. Censire per immagini
1. Osservazione della natura e raffigurazione in Ulisse Aldrovandi (1522-1605)
2. Natura lontana, natura simbolica, natura ricreata
II. Ricreare il mondo
1. Dal Teatro del mondo’ ai mondi inventariati: aspetti e forme del collezionismo nell’età moderna
2. «Magnus campus»: i naturalisti italiani di fronte
III. I luoghi del sapere
1. Ordine e fama: il museo naturalistico in Italia nei secoli XVI-XVII
2. «In essercitio universale di contemplatione, e prattica»: Federico Cesi e l’Accademia dei Lincei
Bibliografia
Indice dei nomi
Autori
Giuseppe Olmi insegna Storia moderna nella Facoltà di Magistero dell’Università degli Studi di Bologna; ha pubblicato uno studio su Ulisse Aldrovandi («U. Aldrovandi. Scienza e natura nel secondo Cinquecento», Trento, 1976) e numerosi saggi sulla storia naturale rinascimentale, nonché sulla storia sociale della malattia. Per II Mulino ha curato, assieme a Cesare Mozzarelli, il volume «Il Trentino nel Settecento fra Sacro Romano Impero e antichi stati italiani».
Parole chiave
- Saggi
- Sec.16.-17.
- Concezione
- Natura
- Naturalisti