Letteratura e religione nell'opera di Clemente Rebora (1885-1957)

Marta Giovannini


Collana: Tesi CSSR
Numero: 373

Tesi

Istituzione: FBK - ISR Corso Superiore di Scienze Religiose
(Facoltà Teologica del Triveneto)
Tipologia: Tesi di Laurea in Scienze Religiose
Anno Accademico: 2015 - 2016
Relatore: prof.ssa Lucia Rodler
Collocazione: i-14 020 0373
Consultazione: autorizzata
Pagine: 44

Abstract

Nell’elaborato si è innanzitutto analizzata, anche attraverso il significativo Curriculum vitae, la biografia di Clemente Rebora a partire dal suo incontro con la fede. La presentazione del poeta è, infatti, strumento imprescindibile per confrontare “le due poetiche” di Rebora: quella precedente e quella successiva alla scoperta e all’abbraccio della Fede. Due modi di vedere la poesia che trapelano dai medesimi testi che si occupano della poesia stessa: il quarantanovesimo frammento dei Frammenti lirici e il componimento dall’incipit La poesia è un miele che il poeta del 1955, raccolto nei Canti dell’infermità. Nell’ultima parte del lavoro si è voluto proporre un’idea didattica interdisciplinare destinata agli studenti di una classe quinta della scuola secondaria di secondo grado, da un lato per far conoscere loro questo poeta e i suoi testi, dall’altro, per riflettere sul rapporto tra religione e letteratura. In questo approfondimento del rapporto tra poesia e fede in Clemente Rebora si è dato largo spazio alla parola poetica, alla sua analisi e al suo commento proprio perché è solo leggendo direttamente le parole utilizzate dallo stesso Clemente Rebora che si riesce a cogliere appieno la profondità del suo pensiero, la sua bravura stilistica e il cambiamento della sua poetica dopo la conversione al cattolicesimo e la vocazione sacerdotale.

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