L'esperienza umana e il progetto educativo di Don Lorenzo Milani

Flavio Bertolini


Collana: Tesi CSSR
Numero: 334

Tesi

Istituzione: FBK - ISR Corso Superiore di Scienze Religiose
(Facoltà Teologica del Triveneto)
Tipologia: Tesi di Laurea in Scienze Religiose
Anno Accademico: 2013 - 2014
Relatore: prof. Marcello Farina
Collocazione: i-14 020 0334
Consultazione: autorizzata
Pagine: 35

Abstract

In questo lavoro ho affrontato la figura di don Lorenzo Milani, seguendo la traccia che parte dalla scuola della parola come momento di crescita educativa. L’importanza del linguaggio è fondamentale per capire il metodo educativo di don Milani. Attraverso testi come Esperienze pastorali e Lettera ad una professoressa, ho contestualizzato l’esperienza della scuola di Barbiana. In questo ambito, il valore di don Milani si capisce dal modo in cui instaura un rapporto di relazione educativa con i suoi studenti. Emerge l’importanza di una didattica legata al carattere reale dell’esperienza, per cui insegnare non è fine a se stesso, ma costituisce un’esperienza reale di apprendimento che va al di là della semplice trasmissione di un sapere teorico. La scuola di Barbiana diventa così un laboratorio di scuola popolare, in cui i figli degli operai riescono a trovare una loro dimensione e delle valide motivazioni per spendersi nell’apprendere e utilizzare al meglio un sapere che li porterà a crescere come persone integrate e cittadini consapevoli del loro ruolo, in grado di capire la società in cui vivono ed essere fautori del cambiamento. Oggi, come cinquant’anni fa a Calenzano, fare scuola ai persi significa aprire le porte ai ragazzi dimenticati, dare scuola ai bambini nomadi, integrare gli alunni stranieri, fare scuola negli ospedali, nelle carceri. Dare più scuola a chi ne ha più bisogno significa distribuire in base alle esigenze reali e concrete, dare di più in termini di risorse umane ed economiche alle scuole che presentano più problemi e disagi.

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