Libro
Cosa è «moderno» e quale rivoluzione la «modernità» ha introdotto nel mondo? Quale epoca si può definire «moderna»? Ecco domande che hanno spesso circolato nei dibattiti scientifici e non solo. Specialmente con il fiorire del dibattito sul «postmoderno» questi temi sono tornati al centro della riflessione culturale. Per dare risposta alla prima grande questione sull’origine della svolta della modernità si confrontano ancor oggi due opinioni prevalenti: che il «moderno» inizi con la rivoluzione dell’umanesimo e che il moderno inizi invece solo con la «rivoluzione dei Lumi». Quanto a sapere dove si possa fermare l’età moderna per individuare un «post-» ancora in fieri è una questione più che mai aperta.
Il libro non si sofferma tanto su questa diatriba, ma indaga piuttosto, da diversi punti di vista, le strutture fondamentali che ci fanno considerare un evo moderno come distinto da quelli consolidati, cioè l’antichità e il medioevo. Poiché indubbiamente, a parere degli autori dei saggi qui raccolti, è stata la centralità assunta dalla «ragione» a caratterizzare il punto di svolta, ci si interroga se essa possa essere ridotta ad una sola indistinta e generica dimensione, o se vi siano una pluralità di «ragioni» a caratterizzare lo strutturarsi della lunga fase storica che va dalla fine del XV alla fine del XX secolo. Se alcuni di questi domini che vengono conquistati dal primato della sfera della razionalità sono più facilmente identificabili, come per esempio nel campo dei sistemi giuridici o di quelli economici, in altri casi le cose si presentano sotto una luce più problematica. Si pensi, per esempio, al campo della religione cristiana, dove tuttavia il presupposto di una sua fondazione razionale viene presentato come sempre più indiscutibile. Ma si tenga anche conto del conflitto fra spiegazioni razionali e altri tipi di spiegazione circa fenomeni non facilmente inquadrabili: un conflitto che si ripresenta ciclicamente nell’esperienza storica dell’Occidente.
Indice
Paolo Pombeni - Possiamo parlare di «categorie del moderno»?
Christof Dipper - Il moderno. La storia del concetto e i contenuti chiave
Pietro Costa - Ragione e diritto fra modernità e postmodernità
Paolo Malanima - Tecnica, tempo, modernità
Christof Dipper, La religione nel moderno nella prospettiva storica
Andreas Gestrich - La modernità: due considerazioni non sistematiche su un dibattito infi nito
Karl Acham - Una soglia culturale nel 1900? L’esempio della Wiener Moderne
Birgit Aschmann - L’importanza del presunto irrazionale: le emozioni nel «moderno»
Heinz-Gerhard Haupt - Economia e società nella prospettiva della ricerca sulla modernizzazione
Thomas Etzemüller - La storia del «moderno». I problemi della sua concettualizzazione
Paolo Costa - La modernità è un’età assiale? Il ritorno della macrostoria
Emilie Delivrè - Le ragioni del sacro e quelle del profano
Stefano Cavazza - Confini e confl itti della modernità
Stefan Bauer - Razionalità e storia: Goethe - Nietzsche - Weber
Giovanni Bernardini - Politica e razionalizzazione della società nel lungo XX secolo. Proposte di lettura tra profi li teorici e ricerca storica empirica
Gabriele D’Ottavio - Ethos razionalistico e democrazia. Lo sviluppo dellascienza politica nell’Europa occidentale del Novecento
Maurizio Cau - Oltre la modernità. Osservazioni sul paradigma statuale in età contemporanea
Mauro Pesce - La modernità ha costruito un sistema simbolico alternativo a quello cristiano antico?
Luca Scuccimarra - Il futuro della modernità. Sui dilemmi della temporalità utopistica
Autori
Christof Dipper, docente emerito dell’Università di Darmstadt, si occupa di storia moderna e contemporanea della Germania e dell’Italia.
Paolo Pombeni, già docente di Storia dei sistemi politici europei presso l’Università di Bologna, dirige l’Istituto Storico Italo-Germanico della Fondazione Bruno Kessler. Si occupa delle dinamiche di formazione, sviluppo e decadenza dei sistemi politici, studiati in un’ottica comparata.
Parole chiave
- Storia moderna e contemporanea
- Modernità
Recensioni
- "… i contributi del volume rappresentano un’utilissima fonte di informazione bibliografica e di riflessione metodologica, consegnataci da filosofi, sociologi e storici che si interrogano sul concetto e sulla categoria del moderno e invadono l’odierno." - Carlo Fumian, in "Il Mestiere di storico", 8, 2017, 2, p. 120.