La filosofia politica hegeliana è, al tempo stesso, una parte del sistema delle scienze filosofiche, una diagnosi di eventi storici epocali, una riflessione sui mutamenti contemporanei delle dottrine giuridiche ed economiche.
Col dichiarato intento di non trascurare nessuna di queste dimensioni, il libro propone una lettura dei Lineamenti di filosofia del diritto nella quale l’interesse più propriamente storico con cui si individuano fonti hegeliane, obiettivi polemici, riferimenti ad altre posizioni di pensiero, non esclude l’analisi della progressione sistematica della trattazione. La teoria hegeliana dell’eticità, ricostruita seguendo lo sviluppo dell’idea della libertà, viene considerata come il risultato ultimo della critica alle ‘filosofie della riflessione’ e alla loro concezione della coscienza morale. Il rapporto tra società civile e Stato, che da quella teoria dell’eticità direttamente deriva, è al centro dell’analisi dell’apparato istituzionale da Hegel previsto per il suo modello di costituzione.
Le riflessioni sulla politica estera degli Stati e sul potere del principe si rivelano strettamente connesse alla fondazione teorica dell’oggettività della libertà e all’individuazione del ruolo della politica nella definizione della specificità storica dell’epoca moderna. Ne deriva un’immagine nuova dell’opera, capace di restituire l’unità in essa operante tra rigore della costruzione filosofica e attenzione alle concrete dinamiche storiche.

Emanuele Cafagna è stato allievo della Scuola Normale Superiore di Pisa ed e dottore di ricerca in Filosofia. Ha svolto attività di ricerca presso la Ruhr Universität di Bochum e la Humboldt Universitàt di Berlino.

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