Libro
Parlare di fede di Gesù ha costituito a lungo un problema: sembrava negare la singolarità della relazione di Gesù con Dio, che la determinazione dogmatica aveva precisato essere di consostanzialità. La teologia più recente ha ripreso il tema assumendo un duplice punto di avvio: la narrazione sinottica, che presenta tra l'altro la preghiera di Gesù al Padre, e alcune formule del Nuovo Testamento nelle quali ricorre l'espressione "fede di Cristo". La ripresa dei dati scritturistici si è connessa con la considerazione della fede come atto della libertà mediante il quale una persona si consegna a Dio. Tale concezione ha comportato il superamento dell'unilaterale concezione della fede come cognitio obscura. Ne è derivata una ricompensione di Gesù come capofila e perfezionatore dei credenti, ovvero come colui che indica cosa significhi consegnare la propria vita a Dio e come colui che rende possibile tale consegna. La possibilità di affermare una fede di Gesù e i problemi relativi a tale affermazione sono studiati dai saggi contenuti nel volume, che raccoglie gli Atti del Convegno tenuto a Trento il 27-28 maggio 1998. Si tratta di una proposta impegnativa, che spazia dall'esegesi, alla cristologia, alla teologia fondamentale e alla teologia morale.
Indice
Giacomo Canobbio - Introduzione
Pier Angelo Sequeri - Fede di Gesù e filiazione divina
Roberto Vignolo - La fede portata da Cristo.
Franco Giulio - Gesù autore e perfezionatore della fede
Andrea Toniolo - Dalla fede di Gesù alla fede dei discepoli
Giannino Piana - Fede e libertà. Orizzonte cristologico e prospettive etiche
Autori
Giacomo Canobbio è docente di teologia sistematica presso lo Studio teologico Paolo VI del Serminario di Brescia e presso la Facoltà teologica dell'Italia Settentrionale. Dal 1995 è Presidente dell'Associazione Teologica Italiana.