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«... sed quia iam pontifices saecularia et laica ultra quam laicaliter prosequuntur, oculos aperimus et nobis prospicimus diligente?». Come dice De Dominis, il papato ha contribuito nella prima età moderna ad aprire gli occhi alla politica europea, ai costruttori dello Stato. Il papato non è stato soltanto un enorme, ingombrante avanzo dell’età precedente, che i nuovi organismi hanno dovuto affrontare e distruggere per affermare la loro autonomia nei confronti di qualsiasi pretesa universalistica, né il creatore di una astratta teoria della «plenitudo potestatis», ma è stato un elemento attivo nel processo di laicizzazione che ha portato alla nuova sintesi politica.
Partendo dalle rovine della Respublica Christiana è stato costituito il sistema europeo degli stati e il papato, che indubbiamente è stato parte di queste rovine, il più grande e importante, ha contribuito in modo costruttivo allo sviluppo del nuovo sistema. Ma non solo questo. Nel sottoporre se stesso al processo di laicizzazione e di concentrazione del potere e dei suoi simboli nella figura del pontefice, non ha saputo – o voluto – separare completamente l’anima temporale dall’anima sacrale; anzi, ha continuamente trasposto elementi sacrali sul piano delle strutture statali ed elementi statali sul piano ecclesiale. Ma anche nell’emergente potere dello Stato moderno secolarizzato, la religione è stata incorporata all’interno della politica in una unità totalizzante in cui non è più possibile distinzione. E questa è l’eredità che il papato dell’età moderna ha lasciato allo Stato contemporaneo e alla Chiesa contemporanea.
Indice
Premessa
1. Una nuova monarchia dalle terre di san Pietro al principato
2. Il sovrano: principe e pastore
3. Il potere e l’immagine
4. L’ordinamento giuridico: diritto canonico e diritto civile
5. La macchina del governo tra politica e religione
6. Sacerdozio e magistrato politico: chierici e laici
7. Ragion di Stato e ragion di Chiesa: la Riforma tridentina e il caso di Bologna
8. Esercizio del primato e politica estera
Considerazioni penultime
Opere utilizzate
Indice dei nomi
Autori
Paolo Prodi è professore di Storia moderna nell’Università di Bologna e segretario dell’Istituto storico italo-germanico in Trento. Le sue ricerche e la sua produzione scientifica vertono sull età della Riforma cattolica e della Controriforma con particolare interesse per i problemi istituzionali, sul crinale tra politica, religione e cultura.
Parole chiave
- Storia
- Potere temporale
- Sec.15.-17.
- Papato