Il papa guerriero

Giulio II nello spazio pubblico europeo

Massimo Rospocher


Collana: Monografie
Numero: 65
Editore: il Mulino
Città: Bologna
Anno: 2015
Pagine: 392

Cartaceo

Prezzo: € 32,00
ISBN:978-88-15-25350-7

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Libro

La notte tra il 20 e il 21 febbraio 1513 la morte pone fine al decennale pontificato di Giulio II Della Rovere, figura cardine del papato rinascimentale, di cui incarna la grandiosità e le contraddizioni. La popolazione romana gli tributò un omaggio senza precedenti: «da quarant’anni che vivo in questa città non ho mai visto una folla così straordinaria al mortorio di un papa», racconta il cerimoniere pontificio Paride de’ Grassi.
Come sovrano pontefice, politico spregiudicato e sommo mecenate Giulio II rimane uno dei personaggi che maggiormente condizionano l’immaginario collettivo del Rinascimento. Ma quale fu l’immagine che ne ebbero i contemporanei (non solo gli uomini di lettere, i prelati e i professionisti della politica, ma anche il popolo urbano del primo Cinquecento)? Questo volume risponde a tale domanda ricostruendo l’immagine di Giulio II nella sfera pubblica e nella comunicazione politica in vari contesti italiani ed europei (Bologna, Ferrara, Roma, Venezia, Londra e Parigi). Intrecciando i racconti dei cantastorie con i dispacci dei diplomatici, le voci e le canzoni di piazza con i trattati degli umanisti, si delinea un ritratto inedito del «papa guerriero», una rappresentazione in perenne oscillazione tra laude e vituperio, tra guerra e beatitudine.

Indice

1. La quercia «li suo’ rami spande»: l’età dell’oro e la retorica della rinascita universale
2. Papa Giulio (Cesare) II
3. «Auctor Pacis»: il papa guerriero come pacificatore
4. Le crociate di Giulio II
5. Giulio II liberatore d’Italia |
6. Bologna: Giulio «secondo faraone»
7. Ferrara e il «mondan pastore»
8. Venezia: Giulio II «ruina d’Italia» e «flagelo universal»
9. Il re Cristianissimo e il papa guerriero
10. La rosa, la croce e il giglio. Giustizia e santità della guerra di Enrico VIII
Epilogo: «guerre e beatitudine»
Fonti e bibliografia
Indice dei nomi

Autori

Massimo Rospocher ha conseguito il dottorato in History and Civilization presso lo European University Institute (EUI) di Fiesole ed è ricercatore presso l’Istituto Storico Italo-Germanico della Fondazione Bruno Kessler di Trento. Si occupa di storia culturale e politica europea in età moderna.

Parole chiave

  • Europa
  • Giulio 2.
  • Papa
  • Giudizi dei contemporanei
  • Comunicazione (Politica)
  • 1503-1513

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Recensioni

- "…la ricerca feconda di Massimo Rospocher svela il peso di una vivace sfera pubblica che fa da sfondo alle vicende del Papa…" - Silvana Seidei Menchi, in "Il Sole24 Ore", 11 ottobre 2015;

- "...ein quellengesättigtes Buch, das nicht nur durch eine präzise Aufarbeitung des Materials beeindruckt, sondern auch durch die «multimediale» Perspektive besticht." - Bernward Schmidt, in "sehepunkte",  16 (2016), Nr. 5;

- "La multimedialità dello spazio pubblico europeo, tra oralità, scrittura, rappresentazione iconografica e rituali performativi...mostra la natura dialogica, insista nella natura del messaggio pubblico, e la reciproca influenza della cultura cosiddetta alta e bassa..." - Patrizio Foresta, in "Cristianesimo nella storia", 37, 2016;

- "Politico spregiudicato ed esigente mecenate, guerriero e pacificatore, instancabile crociato e servo del sultano, … Giulio II è uno dei personaggi che maggiormente condizionano il nostro immaginario collettivo del Rinascimento." - Lucio Biasiori, in «L’indice dei Libri del Mese»;

- "La obra de Massimo Rospocher es, sin duda, un trabajo de amplios vuelos. No sólo constituye una valiosa aportación sobre un pontífice nuclear de la Europa Moderna, sino que ofrece una audaz propuesta metodológica para iluminar el magnetismo político-religioso del papado del Renacimiento." - Álvaro Fernández de Córdova, in «Anuario de Historia de la Iglesia», 25, 2016,pp. 578-579;

- "...il constitue une contribution solide et originale à l’étude d’une période clé des guerres d’Italie, grâce à un raisonnement conduit selon les principes d’une histoire ‘partagée’ dans laquelle sont convoquées des sources contradictoires issues de différents espaces et de différentes langues" -Jean-Louis Fournel, in «Bibliothèque d’Humanisme et Renaissance», 77, 2015, pp. 706-710;

- "Based on wide-ranging research, his book is also well written, with admirably clear exposition of the texts and the arguments based on them, mercifully free from jargon, and enhanced by many illustrations." - Christine Shaw, in "The Catholic Historical Review", Volume 102, Number 3, Summer 2016;

- "...Rospocher bietet hervorragende Quellenarbeit, nicht zuletzt glänzende Bildinterpretationen ..." -  Wolfgang Reinhard, in "Historische Zeitschrift", 303, 2016, pp. 219-220;

- "...provides a vivid case study of popular media..." -  Elizabeth McCahill, in "Renaissance Quarterly", 69, 2016, 4, pp. 1537-1538;

- "...an outstanding contribution", Andrea Rizzi, in "Cromohs", 20, 2015, pp. 138-141;

- "... è il filo rosso sotteso al brulicare di voci, di scritti, di storie" - Irene Fosi, in "Aevum", 90, 2016, 3, pp. 722-725;

- "...une ouverture disciplinaire vers les sciences politiques et les sciences de la communication au service d’une érudition philologique, archivistique et artistique de la meilleure facture" - Olivier Poncet, in "Revue d’histoire moderne et contemporaine", 3, 2017, 64-3, pp. 179-181, consultabile all'indirizzo 10.3917/rhmc.643.0179;