Generalmente si pensa al Decalogo come ad una successione di comandamenti che, nell’ambito della cultura cristiana, devono essere imparati a memoria. Nel corso dei secoli, infatti, esso è divenuto un paradigma del formalismo etico e politico: non importa come e perché esso sia stato formulato, importante è solo che venga rispettato. Questa interpretazione limita fortemente la comprensione di un testo che, attraverso uno studio più attento, si dimostra essere molto più ricco. In questo libro Debora Tonelli non ha intenzione di negare l’aspetto imperativo e vincolante del Decalogo, bensì di dimostrare che esso è tale in un senso diverso. Per fare ciò, l’autrice ri-comprende questo testo all’interno di un percorso storico-politico nel quale l’adesione interiore dell’individuo gioca un ruolo determinante. La presa di coscienza rispetto al percorso che ha portato il Decalogo a diventare un modello di etica «deontologica» conduce, da un lato, alla riscoperta di questo testo, dall’altro, si trasforma in una critica verso ogni formalismo etico e politico che per attuarsi non ha bisogno di alcuna coscienza individuale.

Debora Tonelli è dottore di ricerca in filosofia politica. Ha studiato filosofia a Roma, Francoforte e Cambridge e ha pubblicato diversi saggi su Taylor, Apel e il pensiero politico contemporaneo. Dal 2005 svolge attività di ricerca presso la Fondazione Bruno Kessler di Trento, ed è dottoranda in esegesi dell'Antico Testamento presso la Westfälische Wilhelms-Universität di Münster. Le sue ricerche vertono principalmente sul tema della violenza divina.

"L'étude est rigoureuse, fort bien documentée et cherche à intégrer diverses  méthodes d'étude textulle qui se nourrissent et s'éclairent l'une l'autre. Elle bat ainsi en bréche toute approche de type fondamentaliste, au service d'une lecture intelligente et enrichissante de cet épisode propre au quatriéme évangile. " - Elena Di Pede, Il decalogo: uno sguardo retrospettivo, in "Revue théologique de Louvain", 43 (2012)