In questo volume sono raccolti contributi di studiosi italiani e tedeschi sui poteri temporali dei vescovi in Italia e in Germania nel Medioevo: un incontro di due metodologie (più attenta al dato storico-sociale quella italiana, più attratta dagli elementi costitutivi del potere quella tedesca) e di due linguaggi diversi nell’affrontare un terna di fondo nella storia delle istituzioni medievali. I poteri civili dei vescovi hanno origine molto presto, già alla fine dell’età antica, inizialmente come semplice difesa dei diritti dei più deboli, poi, via via, come vera e propria attività giurisdizionale che raggiunge l’apogeo con Ottone I, il quale riconosce e sancisce un potere temporale di fatto già esercitato. Su questo tema centrale di storia delle istituzioni si innestano, naturalmente, elementi diversi, di carattere economico-patrimoniale, civile, sociale e religioso che diventano particolarmente rilevanti nei complessi rapporti fra vescovi e comuni e vescovi e città.
Carlo Guido Mor - Sui poteri civili dei vescovi dal IV al secolo VIII
Josef Riedmann - Vescovi e avvocati
Vito Fumagalli - Il potere civile dei vescovi italiani al tempo di Ottone I
Gina Fasoli - Il dominio territoriale degli arcivescovi di Ravenna fra l'VIII e l'XI secolo
Heinrich Schmidinger - Il patriarcato di Aquileja
Iginio Rogger - I principati ecclesiastici di Trento e di Bressanone dalle origini alla secolarizzazione del 1236
Karl Rudolf - II potere temporale dei vescovi e arcivescovi di Salisburgo
Giovanni Tabacco - Vescovi e comuni in Italia
Hermann Jakobs - Vescovi e città in Germania