Federico Barbarossa nel dibattito storiografico in Italia e in Germania

Raoul Manselli, Josef Riedmann (edd)


Collana: Quaderni
Numero: 10
Editore: il Mulino
Città: Bologna
Anno: 1982
Pagine: 383

Libro

La storiografia sul Barbarossa di parte italiana e di parte tedesca ha percorso, dalla metà dell’Ottocento alla prima metà del Novecento all’incirca, due binari contrapposti: da una parte l’interpretazione «romantica» tedesca e dall’altra quella «patriottica» italiana. La prima, apologetica, accentuava l’aspetto mitico e di potenza – e addirittura di paura – dell’imperatore, l’altra, critica della politica italiana del Barbarossa, vedeva nello Svevo l’oppressore delle libertà comunali. La ripresa attuale degli studi sul Barbarossa è senza dubbio meno orientata ideologicamente e più attenta ai dati reali; essa ha concentrato i suoi sforzi su aspetti particolari della struttura di potere che il Barbarossa ha creato, in parte dal nuovo, in parte rifacendosi alla linea tracciata dai suoi predecessori, e ha abbandonato il campo delle grandi controversie: sacerdozio e impero, universalismo e particolarismi, feudalesimo e libertà, scisma religioso ecc. In modo particolare in Germania la ripresa degli studi di storia costituzionale ha dato frutti notevoli allontanandosi dalla linea, più orientata in senso giuridico-costituzionale, dei primi lavori in questa direzione di Julius Ficker. Questo nuovo orientamento, mettendo in evidenza aspetti meno noti della struttura di governo e socio-economica dell’epoca di Federico I, è ora anche in grado di riformulare in altri termini l’atteggiamento dell’imperatore nei confronti dell’Italia, tenendo conto della consapevolezza che egli acquisisce della forza culturale e finanziaria delle città italiane e delle conseguenze che ciò poteva produrre in Germania, della visione precisa ed acuta che egli ha della diversa situazione dei due regni e quindi della necessità di una politica diversa, più adeguata alle rispettive realtà costituzionali: di promozione delle autonomie cittadine da una parte, di ripristino della sua autorità con i relativi diritti dall’altra.

Indice

Raoul Manselli - Introduzione
Josef Riedmann - Introduzione
Heinrich Appelt - Federico Barbarossa nella storiografia tedesca a partire dal XVIII secolo
Odilo Engels - Federico Barbarossa nel giudizio dei suoi contemporanei
Ovidio Capitani - Federico Barbarossa davanti allo scisma: problemi e orientamenti 
Gina Fasoli - Aspirazioni cittadine e volontà imperiale
Paolo Brezzi - Gli alleati italiani di Federico Barbarossa (feudatari e città)
Rainer Maria Herkenrath - I collaboratori tedeschi di Federico I
Nicola Cilento - Le premesse storiche della politica «meridionale» di Federico I: la «Süditalienische Kaiserpolitik»
Ferdinand Opll - Effetti della politica italiana di Federico Barbarossa in Germania
Johannes Fried - La politica economica di Federico Barbarossa in Germania

Autori

Raoul Manselli, professore ordinario di Storia medievale all’Università di Roma, presidente del Centro italiano di studi sull’Alto Medioevo, membro del Comitato scientifico dell’Istituto storico italo-germanico, conosciuto a livello internazionale per le sue ricerche anticipatrici nel campo della religiosità popolare, della spiritualità monastica, delle eresie, dei movimenti religiosi medievali.

Josef Riedmann, professore di Storia medievale all’Università di Innsbruck, membro del Comitato scientifico dell’Istituto storico italo-germanico, si è occupato soprattutto delle relazioni culturali e politiche fra l’area di lingua tedesca e quella italiana, a cominciare dalla produzione diplomatica del Barbarossa per l’Italia alla politica dei conti e principi di Tirolo nei confronti del principato vescovile di Trento e dell’Italia in generale.

Parole chiave

  • Trento
  • Congressi
  • 1980
  • Federico 1
  • imperatore

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