La vita di Clemente Rebora (1885-1957) è segnata come da un canto fermo e da un evento puntuale: il talento poetico, da una parte, l’appassionata ricerca di identità, dall’altra. Il suo affacciarsi alla vita dello spirito e il suo sbocco di maturità sono ricolmi dell’attività poetica, quasi momentaneamente sospesa all’epoca della conversione al cattolicesimo e della scelta dello stato di vita religiosa. Questa, che solo figurativamente pensiamo sia una parentesi dalla poesia, costituisce in realtà il centro vitale della sua vicenda di uomo e di credente ed è fortemente ancorata all’incontro con il mondo rosminiano, luogo concreto per lui, per dare spazio e forma a quella conversione al cattolicesimo in cui sbocca la sua inquietudine e il suo anelito di infinito. Non è impresa facile, dunque, far rivivere una personalità così ricca e poliedrica come quella di Clemente Rebora, dalla pluralità, eterogenea quanto mai, delle sue numerose lettere. Questa impresa è tuttavia necessaria, e dovranno essere proprio questi due tratti – l’esperienza poetica e l’esperienza religiosa, che disegnano e sostanziano l’orizzonte su cui si iscrivono la sua esistenza, il suo dire e il suo insegnamento – a farci emergere agli occhi Clemente Rebora, in tutto il suo spessore, per meglio comprendere anche la lezione dei suoi dettati epistolari. Minuscoli talvolta nelle loro espressioni linguistiche, rivelatori tuttavia sempre di profilo d’uomo, di intensità di poeta e di sapienza di sacerdote. Primo di una trilogia, frutto di una ricerca avviata nel 1995 nell’ambito del «Progetto Rosmini» e tesa a creare un’edizione critica dell’Epistolario completo di Rebora, questo volume comprende le lettere degli anni 1893-1928. I tratti di esistenza, le pieghe dell’anima, la sinfonia dei sentimenti di Rebora vengono qui esplicitati attraverso quella produzione epistolare che intreccia il disegno della vita quotidiana, come anche l’architettura progettuale delle scelte determinanti.

Carmelo Giovannini, padre rosminiano, ha frequentato da giovane chierico Clemente Rebora nelle comunità rosminiane di Rovereto e di Stresa. Dopo il conseguimento della laurea in lettere moderne presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano con una tesi su "L'ultimo Rebora", ha proseguito la ricerca di lettere, testimonianze e manoscritti inediti del poeta lombardo, curando numerose pubblicazioni.