Cittadini dimezzati

I profughi trentini in Austria-Ungheria e in Italia (1914-1919)

Francesco Frizzera


Collana: Quaderni
Numero: 101
Editore: il Mulino
Città: Bologna
Anno: 2018
Pagine: 280

Cartaceo

Prezzo: € 23,00
ISBN:978-88-15-27842-5

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Libro

Furono 105.000 i civili evacuati con la forza dal Trentino allo scoppio della Prima guerra mondiale. Di questi, 76.000 vennero sfollati dall’esercito asburgico e inviati nelle regioni interne dell’Impero. Altri 29.000 vennero allontanati dall’esercito italiano, che aveva occupato la porzione meridionale del Trentino, e ripartiti in tutte le province del Regno d’Italia. L’esperienza degli sfollati in Austria apre il velo sugli articolati meccanismi di fedeltà che caratterizzano le popolazioni di confine dell’Impero. Questa complessità, ignorata dalle autorità militari, portò a trattamenti discriminatori nei confronti dei profughi. Lo Stato, dopo aver chiesto ai propri cittadini in guerra sacrifici estremi, si dimostrava diffidente e incapace di tutelarli. Le autorità asburgiche perdevano così, agli occhi dei profughi, la propria legittimità. L’esercito italiano e i prefetti si trovavano ad amministrare nel frattempo i «fratelli redenti», che nella vulgata patriottica venivano descritti come anelanti al ricongiungimento con la madrepatria. Tuttavia, nel gestire i civili trentini, optarono per lo spostamento forzato di popolazione e misero l’accento sul controllo, anziché concentrarsi sull’assistenza. Si delineava così un primo incontro traumatico tra lo Stato italiano e quelli che sarebbero diventati i nuovi cittadini del Regno. In entrambi i casi, si narra la vicenda di «cittadini dimezzati». I trentini, troppo austriaci agli occhi dell’esercito italiano, non vengono accolti come fratelli da salvare, ma come compatrioti sub iudice. Al contempo, in Austria perdono alcune libertà civili, in quanto percepiti come troppo italiani. In entrambi i casi le autorità militari decisero di allontanare con la forza i civili, inaugurando un modus operandi che diventerà ricorrente nel Novecento europeo.

Indice

SOMMARIO

INTRODUZIONE: Una storia europea
1. Il Trentino come laboratorio di modernità
2. «Refugees» o «internally displaced persons»?
3. Né «austriacanti», né nazionali
4. Stato e cittadini alla prova della guerra

CAPITOLO PRIMO: Lasciare il suolo natio
1. «Molto spesso si confonde irredentistico con nazionale e autonomistico». Categorizzare una popolazione
2. «Dover lasciare la mia cara patria per diportarmi in terre straniere». Lo sfollamento verso nord
3. «Rapirci dalla nostra carissima patria dicendo che viene a liberarci dagli oppressori e barbari tedeschi». L’evacuazione verso sud
4. «La popolazione se ne fuggì da sola coi propri attesi liberatori». Evacuati o fuggiaschi?

CAPITOLO SECONDO: Profughi nel proprio Stato
1. «Da cittadini a oggetti da amministrare». Profughi in Austria-Ungheria
2. «I Gendarmi ci condussero nelle baracche». Il ‘Lagersystem’ come perno della politica di stanziamento in Austria
3. «Allora noi de chi semo?». Un mondo che si capovolge: ‘Lager’ e villaggi a confronto
4. «Trentino invaso dai nostri redentori O fratelli ora Italiani». Il mutare della percezione di sé attraverso le parole

CAPITOLO TERZO: Esuli in patria? I profughi in Italia
1. «Caotica ridda di circolari che ancora continua, dicendo, disdicendo e contraddicendo». Lo Stato italiano e i suoi nuovi cittadini
2. «Far opera di italianità, solidarietà e fraternità verso quelle disgraziate». Associazioni e patronati nel vuoto della politica
3. «Si dovrà altamente meravigliarsi se, quando che sia, non ritorneranno ai loro paesi con sentimenti antiitaliani davvero». Assistenza e sentimenti nazionali

CAPITOLO QUARTO: Ritorni e mancate partenze
1. «Tutto il Sudtirolo è pieno da scoppiare sebbene a questo punto il ritorno dei profughi sia decisamente inopportuno». Il rimpatrio dall’Austria-Ungheria
2. «La popolazione sarebbe oltremodo felice di vederli rimpatriare». Il ritorno dalle provincie italiane
3. «I più che soffrono sono i poveri profughi e se li riguarda come fossero zavorra». Gli sfollati in regione

CONCLUSIONI: Cittadini dimezzati
1. Lo spostamento forzato
2. Le trasformazioni del mondo mentale
3. Continuità oltre la guerra

Note biografiche sui testimoni

Abbreviazioni

Bibliografia

Indice delle tavole

Autori

Francesco Frizzera, dottore di ricerca, è ricercatore presso l’Università degli Studi di Trento. Si occupa di spostamenti forzati di popolazione in Europa e di politiche agricole in Germania e nell’area alpina nella prima metà del Novecento.

Parole chiave

  • Prima guerra mondiale
  • Profughi
  • campo profughi
  • internamento
  • Monarchia asburgica
  • Fronte interno

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