"A chiunque ha, verrà dato..." (Mt 25,29)

Il paradosso dell'Amore eccedente

Monica Collini


Collana: Tesi CSSR
Numero: 355

Tesi

Istituzione: FBK - ISR Corso Superiore di Scienze Religiose
(Facoltà Teologica del Triveneto)
Tipologia: Tesi di Laurea in Scienze Religiose
Anno Accademico: 2015 - 2016
Relatore: prof. Lorenzo Zani
Collocazione: i-14 020 0355
Consultazione: autorizzata
Pagine: 88

Abstract

A partire da un’ampia riflessione sul valore e sull’importanza della narrazione biblica per la comprensione e l’annuncio del messaggio cristiano, l’elaborato approfondisce lo studio della parabola dei talenti, ponendo attenzione soprattutto al detto conclusivo «A chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha (Mt 25,29). Dopo aver messo in luce l’utilizzo del metodo parabolico nella predicazione di Gesù, e aver analizzato brevemente le caratteristiche di questa modalità di insegnamento, sia per individuare le peculiarità del dispositivo retorico e comunicativo che vi corrisponde, sia per metterne a fuoco il nesso con la specificità kerygmatica e rivelativa della parola di Dio che vi si esprime, la ricerca contestualizza la parabola dei talenti nell’ambito della teologia matteana e affronta l’analisi esegetica del testo. La parte conclusiva del lavoro compendia le risonanze teologiche offerte dal testo attorno a cinque parole chiave fortemente evocative: assenza, gratitudine, gioia, libertà, sconfinare. In sintesi l’impiego dei talenti che il Signore dona a ciascun uomo, mette in luce l’essenza del cammino spirituale che il discepolo deve percorrere per entrare in relazione profonda con Dio. Sorpreso dalla gratuità e sorretto dalla fiducia riposta in lui, egli è chiamato a vivere il tempo dell’assenza nel dono di sé, interpretando in modo creativo quanto ha ricevuto. L’eccedenza di Cristo è pienezza d’umano e antidoto alla paura. La gratuità si fa gratitudine, e apre alla gioia. Il centro focale della parabola non è il giudizio di condanna, ma l’invito alla comunione piena con Dio, che desidera la felicità dei figli, prima ancora della loro fedeltà.

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