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Impero multinazionale, nel cuore dell’Europa, quello asburgico non riuscì mai, nonostante molteplici tentativi, a compiere quel processo di centralizzazione statale che altri paesi d’Europa portarono invece a compimento; e neppure riuscì a trasformarsi in uno stato federalistico perché i suoi rapporti con i Länder non erano fondati sulla nazionalità, ma su diritti storici territoriali, che non erano pronti ad affrontare l’esplosione delle rivendicazioni nazionali. In questo quadro generale, il rapporto centro-amministrazioni locali fu un rapporto difficile, tanto più che nel corso dell’800 le spinte autonomistiche territoriali si mischiarono a richieste di autonomie privilegiate basate sulla nazionalità o sulla difesa di minoranze etniche. La Monarchia asburgica dovette quindi impegnarsi su vari fronti, applicando alle amministrazioni locali un modello di «buona amministrazione» in senso burocratico e una trasposizione di istituzioni tipicamente centrali. Ciò potè garantire, per quasi cent’anni, una convivenza quasi stabile fra il centro e la periferia.

Indice

Franco Valsecchi e Adam Wandruszka - Introduzione
Brigitte Mazohl-Wallnig - Governo centrale e amministrazione locale. Il Lombardo-Veneto, 1848-1859
Renato Giusti - Il Veneto, 1859-1866
Giulio Cervani - Il Litorale austriaco dal Settecento alla Dezemberverfassung del 1867
Richard Schober - Il Trentino durante il periodo di unione al Tirolo, 1815-1918
Umberto Corsini - Problemi politico-amministrativi del Trentino nel nesso provinciale tirolese, 1815-1918
Edith Saurer - Sul dazio di consumo nella Monarchia asburgica pre-quarantottesca
Cesare Mozzarelli - Il modello del pubblico impiegato nel Lombardo-Veneto della Restaurazione
Ernesto Sestan - Centralismo, federalismo e diritti storici nell’ultimo mezzo secolo (1868-1918) della Monarchia asburgica

Autori

Parole chiave

• Trento
• Congressi
• 1977
• Austria-Ungheria
• Territori italiani
• 1815-1918

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