"amerai il prossimo tuo come te stesso" in Lv 19,18

Mariavincenza Rossi


Collana: Tesi CSSR
Numero: 398

Tesi

Istituzione: FBK - ISR Corso Superiore di Scienze Religiose
(Facoltà Teologica del Triveneto)
Tipologia: Tesi di Laurea in Scienze Religiose
Anno Accademico: 2017 - 2018
Relatore: prof.ssa Debora Tonelli
Collocazione: i-14 020 0398
Consultazione: autorizzata
Pagine: 69

Abstract

Questo lavoro vuole esplorare il significato della frase «amerai il tuo prossimo come te stesso» all'interno del contesto del Primo Testamento, in specifico in Lv 19,18 dove essa è presente.
Accostarsi a tale testo è stata un'occasione sia per cogliere il significato del verbo amare presente nell’espressione del v.18, sia per conoscere le sue articolazioni espresse nei versi circostanti di Lv 19,9-18. Da quanto osservato emerge in particolare che le esortazioni contenute nell’unità letteraria dei versi 9-18 riguardano i comportamenti da adottare nelle relazioni sociali vissute all'interno della comunità degli israeliti (cf. Lv 19,2); comportamenti che devono essere rivolti sia verso i membri della propria comunità, sia verso lo straniero residente.
Si evidenzia inoltre che tali raccomandazioni sono espresse con un linguaggio legislativo, conforme al contesto letterario in cui l'espressione del v. 18 si trova, rappresentato dal codice legislativo di Santità (cf. Lv 17-26/27). La frase del v.18 è contenuta quindi in una Legge. I valori ai quali tale Legge, in Lv 19,9-18, si ispira riguardano: la giustizia vissuta a vari livelli, economico, giuridico e relazionale; il rispetto della persona, soprattutto in situazioni di difficoltà; la convivenza pacifica tra i membri della comunità. Nei versi di Lv 19,9-18 inoltre colpisce l'essenzialità e, al medesimo tempo, la ricchezza delle situazioni in cui trovano espressione i valori della giustizia, del rispetto della persona e della convivenza pacifica.
All'occhio dell'osservatore contemporaneo tali valori, contenuti nell'unità letteraria di Lv 19,9-18 e condensati nell’espressione «amerai il tuo prossimo come te stesso», sembrano richiamare quella che, molti secoli dopo e in virtù di altri percorsi, conosciamo come ‘Dichiarazione universale dei diritti umani’ proclamata nel 1948.

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