Da convento a polo di ricerca

1183
Il vescovo Salomone fonda il monastero di Santa Croce e concede ai Crociferi, ordine religioso dedito alla cura e al controllo di viandanti e pellegrini che fanno ingresso in Trento, un terreno posto a sud della città.
Posizionato sulla via che conduce a Verona, sul tracciato della Via Claudia Augusta Padana (Via Imperiale), il convento assume con il passare del tempo un ruolo importante nell’assistenza, tale da guadagnarsi il titolo di ospitale.

1545-1563
In occasione del Concilio di Trento il convento e la chiesa vivono un periodo di grande prosperità, grazie alle cospicue somme versate all’ordine dei Crociferi da importanti ecclesiastici che qui vi soggiornano durante le sessioni del Tridentino.
Le cronache raccontano che i monaci, abbandonato il tradizionale saio grigio con la croce di ferro per indossare abiti più eleganti di colore ciclamino e ornati da una croce d’argento, cedono al lusso e all’agiatezza determinando il lento declino dell’ordine. A questo contribuisce pure l’arrivo in città di altri ordini monastici dediti all’assistenza ai bisognosi.

1592
Il principe vescovo Ludovico Madruzzo toglie il convento ai Crociferi e l’odine viene soppresso.
Passato per alcuni anni al Seminario vescovile, nel monastero trovano accoglienza i giovani impegnati nella formazione ecclesiastica.

1598
Ludovico Madruzzo chiama a Trento i frati Cappuccini e destina loro la proprietà della chiesa di Santa Croce; i monaci, a loro volta, acquistano il convento con l’annesso l’orto per 1.600 fiorini, provenienti dalle elemosine. Essi continuano le attività ospedaliere dei predecessori e a queste affiancano il lavoro nell’orto e la questua, rimanendo fedeli al proprio ideale di povertà.
I documenti dell’epoca testimoniano come questa chiesa e l’annesso convento assumano in questa fase storica un importante ruolo religioso e di riferimento per gli abitanti della città e delle campagne circostanti.

1810
Durante il breve periodo di occupazione militare napoleonica la chiesa e il convento vengono espropriati e inutilmente messi all’asta: i Cappuccini di Santa Croce vengono esiliati, gli arredi asportati, i preziosi libri ceduti alla Biblioteca Comunale e il convento viene trasformato in tabaccheria.
Dopo quattro anni di esilio, nel 1814 i Cappuccini ritornano nel convento, ma non recupereranno più l’importanza e il ruolo svolto precedentemente, anche a causa delle condizioni fatiscenti e insalubri in cui versa ormai l’edificio.

1942
I Cappuccini si trasferiscono in collina, nell’odierna via della Cervara, portando con sé le ultime preziose testimonianze dei Crociferi; vendono il monastero al Comune e la chiesa viene sconsacrata. Il convento viene adibito a funzioni sanitarie connesse al vicino ospedale di Santa Chiara, tra cui quella di camera mortuaria, fino al trasferimento dell’ospedale nell’attuale sede, nel 1967.

dal 1986
Dopo opportuni interventi di restauro, l’ex complesso monastico diviene la sede dell’Istituto Trentino di Cultura, dal 2007 Fondazione Bruno Kessler. Il complesso di via Santa Croce ospita oggi il Polo delle Scienze Umane e Sociali di FBK formato dai Centri di ricerca ISIG, ISR e IRVAPP, da una Biblioteca specializzata in scienze storiche e filosofico-teologiche e da spazi dedicati all’attività convegnistica e a eventi culturali aperti alla cittadinanza.

Istituto Storico Italo-Germanico – ISIG (1973) Rappresenta uno spazio privilegiato dove poter sperimentare l’incontro e la connessione tra orizzonti di studio differenti e lo sviluppo di filoni di ricerca storica capaci di facilitare la comunicazione transnazionale, con particolare attenzione alle analisi di lungo periodo e al dialogo con la storiografia di area tedescofona.

Centro per le Scienze Religiose – ISR (1975) Svolge ricerca interdisciplinare su religione, credenza e spiritualità, con la missione di comprendere criticamente il rapporto tra religione e innovazione e di contribuire al suo miglioramento nella società contemporanea, attraverso la ricerca-azione e l’integrazione tra scienze umanistiche e sociali e ricerca scientifico-tecnologica.

Istituto per la Ricerca Valutativa sulle Politiche Pubbliche – IRVAPP (2007) È un organismo di ricerca specializzato nell’analisi, condotta seguendo un’ottica controfattuale, degli effetti delle misure assunte dalla Pubblica Amministrazione allo scopo di cambiare le condizioni di vita o i comportamenti di organizzazioni, gruppi o persone entro i vari ambiti della società.


Nella sede del Polo di Santa Croce trovano inoltre ospitalità la Fondazione Trentina Alcide De Gasperi e la Società Trentina di Studi Storici, che svolgono attività di ricerca, formazione e divulgazione culturale al servizio del territorio.