Timore e tremore di Søren Kierkegaard

Lo stadio religioso dell'esistenza

Monica Failo


Collana: Tesi CSSR
Numero: 399

Tesi

Istituzione: FBK - ISR Corso Superiore di Scienze Religiose
(Facoltà Teologica del Triveneto)
Tipologia: Tesi di Laurea in Scienze Religiose
Anno Accademico: 2017 - 2018
Relatore: prof. Michele Dossi
Collocazione: i-14 020 0399
Consultazione: autorizzata
Pagine: 52

Abstract

Kierkegaard è conosciuto per avere descritto tre stadi fondamentali della vita: quello estetico, etico e religioso. In questa tesi si descriverà lo stadio religioso d'esistenza e per farlo ci si baserà sull'opera Timore e tremore. In questo testo, Kierkegaard, utilizzando la storia di Abramo e in particolare l'episodio del sacrificio di Isacco che Dio gli richiede, mette in risalto che lo stadio religioso è caratterizzato da un doppio movimento (quello della rassegnazione infinita e della fede) e, affrontando tre particolari questioni (se esiste una sospensione dell'etica, un dovere assoluto verso Dio e se, dal punto di vista etico, si può scusare il silenzio di Abramo), mostra la paradossalità della fede.
La tesi si struttura in due capitoli. Nel primo capitolo verrà presentato il contenuto dell'opera facendo risaltare i passaggi principali; nel secondo, invece, si farà riferimento alle introduzioni di alcuni studiosi (Fabro, Cantoni, Gentili, Wahl) per chiarire alcuni punti dell'opera. Il saggio di Fabro, in particolare, consentirà di capire i motivi per i quali Abramo è da ritenere il modello del Singolo davanti a Dio; quello di Cantoni quelli per cui Timore e tremore è da considerarsi un'opera avente valore filosofico; quello di Gentili mostrerà in che modo Kierkegaard riesca a parlare del paradosso della fede; infine quello di Wahl permetterà di capire la relazione che la fede vive col tempo e la ragione per cui le idee espresse in Timore e tremore non si troveranno nelle opere successive dell'autore.

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