Scritti e discorsi politici Vol. II

Alcide De Gasperi dal Partito popolare italiano all'esilio interno 1919-1942

Alcide De Gasperi


Collana: Grandi Opere
Numero: 8 (3 tomi)
Editore: il Mulino
Città: Bologna
Anno: 2007
Pagine: 3025

Cartaceo

Prezzo: € 130,00
ISBN:978-88-15-12085-4

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Libro

Con questo secondo volume degli Scritti e discorsi politici di Alcide De Gasperi (1881-1954) si affronta un periodo cruciale nella vita dello statista trentino, quello che copre gli anni tra la fine del 1918 e il 1942. Dopo la fase formativa, con gli studi all'Università di Vienna e l'esordio nei movimenti giovanili cattolici trentini, De Gasperi, divenuto direttore del quotidiano cattolico "Il Trentino", aveva percorso il suo cursus honorum nelle istituzioni del suo tempo: il Consiglio comunale a Trento, il Parlamento di Vienna, la Dieta di Innsbruck. Divenuto nella durissima esperienza della guerra l'autorevole portavoce della comunità trentina stritolata dagli eventi, concludeva quell'esperienza approdando in Italia come il più rappresentativo referente della provincia ormai "redenta". Si apriva così una fase che sembrava proiettarlo ai vertici del sistema politico italiano con la sua inserzione a pieno titolo e in posizioni sempre più rilevanti nel nuovo Partito popolare italiano fondato da don Sturzo. In questa veste egli diventava un protagonista dei burrascosi anni del dopoguerra, con la fallita stabilizzazione della democrazia italiana e con l'irrompere sulla scena politica del fascismo. Perseguitato da questo come un oppositore politico di cui si aveva timore, De Gasperi, privato delle sue cariche e per un certo periodo anche della sua libertà, si adattava ad un durissimo "esilio interno" in un'Italia assai diversa da come l'aveva sperata. Tuttavia egli non fu spezzato dalla difficile situazione: nonostante difficoltà materiali per la vita sua e della sua famiglia (risolte parzialmente nel 1929 con un piccolo impiego presso la Biblioteca Vaticana) egli si manteneva attivo con una vasta attività di traduttore e di pubblicista, sia su riviste specializzate che su periodici. In questi scritti lasciava testimonianza di quella cultura e di quella sensibilità che aveva maturato negli anni precedenti, confermando soprattutto l'ampiezza internazionale del suo orizzonte. Nel 1942 l'aprirsi della palese crisi del regime fascista gli avrebbe schiuso gli orizzonti di una nuova fase della sua vita e della sua carriera politica.