La fedeltà di Dio nell'esegesi comparata di Is 40,1-11 e del Sal 23

Attualizzazioni nell'ecclesiologia del Concilio Vaticano II

Augusta Rosati


Collana: Tesi CSSR
Numero: 289

Tesi

Istituzione: FBK - ISR Corso Superiore di Scienze Religiose
(Facoltà Teologica del Triveneto)
Tipologia: Tesi di Laurea Magistrale in Scienze Religiose
Anno Accademico: 2011 - 2012
Relatore: prof. Lorenzo Zani
Collocazione: i-14 020 0289
Consultazione: autorizzata
Pagine: 102

Abstract

La tesi è divisa in due parti: l’una esegetica relativa ai testi richiamati, l’altra in cui si tenta l’attualizzazione della Scrittura alla luce dell’ecclesiologia del Concilio Vaticano II. Il filo conduttore è il richiamo alla “speranza” e alla “fiducia” rivolto durante l’esilio al popolo ebraico che si riteneva abbandonato nella «valle oscura» dal suo Dio che l’aveva «eletto» e che l’aveva sempre protetto lungo la storia fin dal tempo della liberazione dall’Egitto. L’attualità del messaggio biblico è riproposta nella società contemporanea dal Concilio Vaticano II che richiama il valore storico del mistero della Chiesa come «Sacramento in Cristo», come realtà visibile e spirituale, e della «Nuova alleanza» col «Popolo di Dio» incarnato nel tempo. Le contingenze storiche, ideologiche ed esistenziali che hanno dato origine alla “secolarizzazione” hanno contribuito ad allontanare il rapporto tra Chiesa e Mondo, mentre nella realtà contemporanea si manifestano nuove forme di religiosità anche al di fuori delle tradizionali, che preludono all’esistenza di una profonda istanza religiosa presente nel cuore umano e che devono essere reinterpretate come messaggio positivo dalla stessa Chiesa. Pertanto è necessario ripensare sia l’idea di “modernità” che di “secolarizzazione” nelle variabili che non escludono ma integrano il rapporto con la “religione” e considerano la “trascendenza” come ipotesi ragionevole.

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