Gli inni di Luca

Magnificat, Benedictus, nunc Dimittis

Antonia Crupi


Collana: Tesi CSSR
Numero: 386

Tesi

Istituzione: FBK - ISR Corso Superiore di Scienze Religiose
(Facoltà Teologica del Triveneto)
Tipologia: Tesi di Laurea Magistrale in Scienze Religiose
Anno Accademico: 2016 - 2017
Relatore: prof. Stefano Zeni
Collocazione: i-14 020 0386
Consultazione: autorizzata
Pagine: 82

Abstract

La tesi si compone di quattro capitoli. Nel primo vengono formulate alcune considerazioni di carattere generale intorno agli inni lucani, mettendo in rilievo le caratteristiche dei personaggi che li intonano in rapporto alla loro funzione di rappresentanti della relazione tra Dio e uomo nel tempo. Inoltre si è cercato di evidenziare somiglianze e differenze, facendo riferimento ad alcune posizioni su questioni relative allo stile, ai contenuti e ad alcuni concetti chiave presenti in tutti e tre gli inni.
Nel secondo capitolo si analizza il Magnificat a partire dal suo contesto, dalle diverse ipotesi circa la sua origine e dalla struttura, tipica degli inni di lode. Attraverso un lavoro di commento ai singoli versetti e di rinvio all’AT emerge come il Dio personale di Maria venga ricordato come Dio di potente salvezza per tutti: tementi, umili e affamati. La speranza, presente nel Magnificat, si ritrova poi nel Benedictus, a cui è dedicato il terzo capitolo.
In esso la speranza del popolo d’Israele è rappresentata dall’incredulo Zaccaria, che riacquista la parola a seguito della manifestazione di un Dio che redime, compie le promesse e visita il suo popolo. Visitare e liberare sono azioni imprescindibili di Dio e della sua opera di cura che coinvolge l’uomo nella prospettiva escatologica. La condizione dell’uomo, modificata da Gesù, si realizza nel presente della salvezza, che è stata proclamata per Israele e portata fino agli estremi confini della terra. L’universalità della salvezza emerge con forza anche nel nunc Dimittis, poiché essa si estende a tutte le nazioni.
In questo inno, cui viene dedicato il quarto e ultimo capitolo, la rivelazione della salvezza, frutto di un progetto passato che si realizza nel qui e ora, si apre a una prospettiva universalistica. Dio ha preparato e concesso la salvezza che adesso si compie per tutti i popoli.

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