De Gasperi e la Prima guerra mondiale

Maurizio Cau, Marco Mondini


Collana: FBK Press
Numero: 18
Editore: FBK Press
Città: Trento
Anno: 2015
Pagine: 118

Cartaceo

Prezzo: € 10,00
ISBN:978-88-98989-23-2

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Prezzo: € 4,99
ISBN:978-88-98989-24-9

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Libro

Il primo conflitto mondiale rappresentò per Alcide De Gasperi un evento gravido di conseguenze. Ben prima dell’apertura delle ostilità, il politico trentino descrisse rischi e novità di un’esperienza storica che avrebbe sconvolto gli assetti internazionali e la vita di intere popolazioni. Di questa drammatica vicenda De Gasperi fu osservatore attento e partecipe, come dimostrano i colloqui con importanti esponenti della diplomazia internazionale avuti nei mesi della neutralità italiana e come conferma l’intensa attività svolta accanto ai profughi trentini all’indomani dell’entrata in guerra dell’Italia. Le vessazioni e le persecuzioni imposte dalle autorità civili e militari austriache ai sudditi italiani furono all’origine di un progressivo sfilacciamento del legame che univa la causa trentina al contesto istituzionale imperialregio. De Gasperi si fece interprete di queste istanze, le quali sul finire del conflitto condussero al definitivo congedo del Trentino dall’Austria e all’avvio di una nuova esperienza storica nell’alveo della nazione italiana.

Indice

Giuseppe Tognon - Introduzione: la pace degasperiana
Marco Mondini - La Grande Guerra Italiana tra Europa e Trentino
Maurizio Cau - Una svolta della storia. De Gasperi e la Prima guerra mondiale
Antologia di scritti e discorsi degasperiani
L'Europa in crisi
Patrie, 11 ottobre 1913
L'ora di Dio
Il reggimento parte ...
Il vincitore
Le vestigia della storia - Elegia della polenta. La cura i Franzensbad
Il mulino dei profughi
I loro sogni ...
Discorso alla Camera dei Deputati del Reichsrat
Perchè riposino in pace
Discorso agli europeisti
L'occasione che passa
Il problema culturale e spirituale dell'Europa considerato nella sua unità storica, e i mezzi per esprimere tali unità in termini attuali

Autori

Maurizio Cau è ricercatore presso l’Istituto Storico Italo-Germanico della Fondazione Bruno Kessler di Trento. Studioso del pensiero politico e giuridico di età contemporanea, ha tra i propri principali interessi di ricerca la cultura politica italiana e tedesca del Novecento e l’evoluzione della dottrina costituzionale del XX secolo.

Marco Mondini è ricercatore presso l’Istituto Storico Italo-Germanico della Fondazione Bruno Kessler di Trento e insegna Storia militare presso l’Università di Padova. Le sue ricerche vertono principalmente su temi della storia sociale militare del XIX e XX secolo, della storia culturale della guerra nell’Europa del Novecento e sulla storia della formazione intellettuale nell’Italia contemporanea.

Anteprima

Introduzione. La «pace degasperiana»
Giuseppe Tognon

Nella biografia di Alcide De Gasperi la Prima guerra mondiale è un passaggio decisivo. Anche se il personaggio raggiunse la sua massima visibilità politica nel secondo dopoguerra, quando fondò la Democrazia Cristiana e guidò la ricostruzione italiana, è negli anni tra il 1914 e il 1920 che De Gasperi ha dovuto rapidamente e drammaticamente riorientare la vita e l’azione politica.

Il 16 marzo 1915 Il Primo ministro italiano Sidney Sonnino riceveva il giovane deputato al Parlamento di Vienna: De Gasperi veniva ad illustrargli la contrarietà della maggioranza dei trentini ad entrare in guerra e a chiedere un compromesso tra Vienna e Roma in cambio della neutralità del Regno d’Italia. Appena due settimane prima, il capo del Governo aveva tuttavia autorizzato il nostro ambasciatore a Londra a iniziare le trattative con le potenze dell’Intesa per l’entrata in guerra dell’Italia contro l’Austria e la Germania.

De Gasperi si trovò isolato e travolto dagli eventi, ma non impreparato dal punto di vista intellettuale. La sua passione per le relazioni diplomatiche (che considerò sempre la base per ogni buona politica estera e di difesa) e l’acuta percezione del fallimento di un’Europa della belle époque votata più alle celebrazioni del progresso e al militarismo nazionalistico che al «risanamento morale» dei popoli, lo spingevano ad interessarsi di ogni questione guardando sempre anche al contesto internazionale, fragilissimo. Fin da quando si occupava di cooperative, di sistemi elettorali locali o di ferrovie, De Gasperi non rinunciò mai a richiamare l’attualità internazionale e a gettare uno sguardo oltre le montagne del Trentino. Le centinaia di articoli pubblicati sui principali giornali trentini prima dello scoppio della Grande guerra1 ci mostrano...

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