Dall'"abitare" al "rimanere in": studio del verbo menō con particolare attenzione al mutuo abitare nella prima Lettera di Giovanni

Laura Carta


Collana: Tesi CSSR
Numero: 404

Tesi

Istituzione: FBK - ISR Corso Superiore di Scienze Religiose
(Facoltà Teologica del Triveneto)
Tipologia: Tesi di Laurea Magistrale in Scienze Religiose
Anno Accademico: 2017 - 2018
Relatore: prof. Stefano Zeni
Collocazione: i-14 020 0404
Consultazione: autorizzata
Pagine: 91

Abstract

Il presente lavoro di tesi è una ricerca filologica, sintattica e semantica sul verbo greco menō nel duplice significato di “rimanere/abitare” nelle occorrenze presenti nei testi della Sacra Scrittura, con un focus specifico sul suo utilizzo legato alla particella en (in) nella prima Lettera di Giovanni.
Nei versetti presi in esame (1Gv 3,24 e 1Gv 4,12-16), la locuzione menein en viene utilizzata esclusivamente con il suo valore spirituale-teologico che qui, in modo particolare, esprime il rimanere di Dio nei credenti e dei credenti in Dio: è l’immagine giovannea dell’inabitazione reciproca.
Giovanni, attraverso questa formula, trasforma il semplice “rimanere/abitare” in un’immagine teologica che descrive in modo sublime l’intensa e profonda comunione del credente con Dio e viceversa.
Il lavoro comprende la presentazione del pensiero del teologo Giovanni Cesare Pagazzi su questo argomento.

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