Accettare la sfida del dialogo: motivi e orientamenti

L'esperienza concreta del Centro per l'Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della Diocesi di Trento

Antonella Tucceri


Collana: Tesi CSSR
Numero: 380

Tesi

Istituzione: FBK - ISR Corso Superiore di Scienze Religiose
(Facoltà Teologica del Triveneto)
Tipologia: Tesi di Laurea Magistrale in Scienze Religiose
Anno Accademico: 2015 - 2016
Relatore: prof. Andrea Decarli
Collocazione: i-14 020 0380
Consultazione: autorizzata
Pagine: 103

Abstract

Oggi siamo di fronte ad una delle più grandi sfide educative: formare le giovani generazioni alla pace e alla fratellanza, elementi fondamentali per garantire il progresso umano e sociale dell’intera umanità. L’educazione al dialogo rientra in questo orizzonte e vede la Chiesa Cattolica come uno degli attori chiamati ad avere un ruolo rilevante in questa formazione. Le motivazioni di questo suo coinvolgimento sono conseguenza della fede in un Dio Uno e Trino, hanno origine nell’essere stesso della Chiesa e sono insite nella sua missione. Il particolare momento storico vede poi nell’educazione al dialogo interreligioso una priorità. L’attività laboratoriale proposta dal Centro per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della Diocesi di Trento è una modalità originale e nuova per assolvere tale compito, è un esempio di possibile educazione al dialogo e rientra nel progetto di “nuova evangelizzazione” proposto da papa Francesco. Dialogare per decostruire paure, pregiudizi, stereotipi, cattiva informazione, per imparare a vedere “nell’altro” una ricchezza e non una minaccia, per crescere con “l’altro” e grazie “all’altro”.

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